martedì 30 ottobre 2012

Incontro Ra.Mi. - 30 OTTOBRE 2012

"Io sono colloquio"


Comunicazione e comportamento

(1° incontro del corso di formazione Ra.Mi.) 

 

 

Parte Teorica
Riprendendo i concetti già accennati nello scorso ciclo d’incontri, sappiamo che uno degli assiomi della comunicazione è che è IMPOSSIBILE NON COMUNICARE; infatti, i nostri gesti, la nostra postura e la nostra espressione già di per se trasmettono qualcosa di me all’altro, anzi la nostra comunicazione è per il 60-80% (a seconda delle scuole) non verbale.
Nello specifico quando si parla di “corretta comunicazione” s’intende una comunicazione in cui io parlo e so di essere ascoltato perché sono consapevole del codice comunicativo che sto utilizzando con l’altro (ad es. sono consapevole che l’altro utilizza la mia stessa lingua e conosce le parole che utilizzo).
Questa è una cosa fondamentale soprattutto nel sociale: “ENTRARE NELL’ALTRO” è una modalità educativa e comportamentale che ci fa capire chi è l’altro, ci permette di conoscere realmente l’altro.
L’errore che spesso si fa è quello di cercare di capire chi è l’altro vedendo e proiettando nell’altro i nostri bisogni e le nostre esigenze. In particolare si è portati a vedere nell’altro un esigenza di accadimento, quando quest’ultimo magari vuole essere semplicemente ascoltato (Maternage). In altre parole spesso noi ascoltiamo le nostre esigenze e non quelle dell’altro.
Quello che bisogna fare è cercare di vedere l’altro secondo canali oggettivi ed obiettivi ed è per questo che è importante parlare di regole della comunicazione e di procedure comportamentali.
Secondo la scuola di Palo Alto LA COMUNICAZIONE E’ COMPORTAMENTO, in quanto, come detto prima, la nostra comunicazione è prevalentemente non verbale, cioè comportamento. Essere consapevoli di questo ci permette di relazionarci in maniera corretta con l’altro, facendo una cosa fondamentale: rispettare l’altro per quello che è.
Viviamo in un’epoca in cui “quello che io faccio” passa in primo piano rispetto al “chi io sono” e questo è un problema che si ricollega al tema della CONOSCENZA e della CONSAPEVOLEZZA DI NOI STESSI: è importante conoscere la nostra risposta psicologica e comunicativa rispetto all’altro, per capire dov’è il nostro limite e dov’è la nostra risorsa.

Parte Esperienziale
Partendo dalla considerazione per cui tendiamo a presentarci in base a quello che facciamo piuttosto che raccontare chi siamo, anche per la difficoltà che s’incontra in questo secondo caso, è stato proposto un semplice esercizio: lavorare sul binomio mi piace – non mi piace, proprio per rientrare in contatto col “chi siamo”.
 

martedì 23 ottobre 2012

Incontro Ra.Mi. - 23 OTTOBRE 2012

Al MUMA. con i Ra.Mi.
 





Il nuovo anno Ra.Mi. inizia… in Amazzonia!


Dopo un breve giro per il museo, continueremo il “tuffo” in quest’angolo di mondo attraverso il racconto dell’esperienza dell’ultimo viaggio missionario che ha coinvolto, quest’estate, un gruppo di Ra.Mi.,dai villaggi indigeni fino alle favelas di Manaus. Ci sarà poi modo di aprirsi ad altre mete, altri viaggi, altre missioni porta
te avanti dai Ra.Mi., anche in collaborazione con altre associazioni, come quella nell’ospedale pediatrico di Gornja Bistra (Croazia), o quelle più vicine presso l’istituto Serafico di Assisi e il centro “casa Emmaus”, a Perugia. Sarà un modo per passare una serata “diversa” e conoscere le varie attività dell’associazione.




Ri-cominciare è un pò come rinnovarsi, inziare un altro anno di vita associativa è come darsi nuovo slancio verso prospettive che possano portare a realizzazioni sempre più durature e vere, e cioè sempre più rispondenti a quello che è lo spirito di coloro che le progettano e che le portano avanti. L' Associazione Ra.Mi. ONLUS (RAgazzi MIssionari) andrà verso il futuro che l'aspetta con l'intenzione assoluta di estendere la sua Missione benefica, pacifica ed umanitaria, ovunque gli incontri e le realtà più bisognose di aiuto continueranno a chiamare le nostre mani, le nostre menti ed i nostri cuori !!!
Immaginiamoci nel futuro, proviamo a farlo pensandoci come Ragazzi Missionari: fratelli e sorelle che si abbracciano e che vivono in
comunione, cercando di costruire strumenti ed opere a fovore del prossimo, cercando di realizzare la Felicità con ogni prossimo.